Dallo scandalo dei film pornografici all’inserimento nella National Inventors Hall of Fame, scopriamo la storia di Hedy Lamarr, sopravvissuta alla guerra, al bigottismo e a sei mariti.
Probabilmente ormai tutti conoscete ChatGPT, motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, con possibilità di accedere ad internet e quindi ad una mole di dati inimmaginabile. Proprio a lui ho deciso di porre una domanda: “Puoi rappresentare in un’immagine un ingegnere del 1900?” (Posta in inglese per evitare di inserire un condizionamento sul genere nell’istruzione stessa, ossia “Can you create an image of an engineer of 1900?”). Nella foto qui sopra a sinistra trovate il fisico del 1900 elaborata da ChatGPT, sulla destra una reale ingegnera del ‘900. Ecco a voi: Hedy Lamarr, attrice hollywoodiana e inventrice della tecnologia di trasmissione di segnale a spettro espanso, ossia il Wi-Fi.
Oggi parliamo di una delle donne che più di tutte va contro all’accoppiamento, che troppo spesso viene fatto, “Bella e senza cervello”, dimostrando che una donna può sia essere piena di fascino e sensualità, sia avere delle idee geniali che rivoluzioneranno il mondo.
Hedy Kiesler, la nascita di una stella
Hedwig Kiesler nasce a Vienna in una famiglia alto borghese, il 9 novembre del 1914. Il padre era ebreo e direttore di banca, la madre una pianista di Budapest.
La famiglia frequentava spesso luoghi adatti all’alta società viennese, come teatri, sale da concerto e mostre d’arte. Fu proprio la vicinanza a questo mondo che spinse Hedy ad avvicinarsi al mondo dello spettacolo.
Inizia a recitare per il cinema già all’età di 16 anni, ma questo non la allontanò da un’altra passione che aveva fin da piccola: la scienza. Fu così che continuò parallelamente per un periodo la carriera come attrice e gli studi scientifici, in particolare iscrivendosi alla facoltà di ingegneria.
Così la descrive (sotto una foto in topless) nel 1931 la rivista “Lightbild-Bühne”
“Una giovane donna di società che ha terminato gli studi e aspira ad una carriera cinematografica”
Già in questa prima fase della sua carriera Hedy inizia non solo ad essere ammirata per il suo talento, ma anche ad essere sessualizzata in maniera estrema e troppo spesso identificata come “donna oggetto”. A questo proposito la pellicola “Estasi” in cui Hedy reciterà a soli 18 anni (nel 1932), fu la prima a rappresentare una scena di nudo integrale nella storia del cinema. Questa pellicola la lancerà portandola sulla bocca di tutti sia in positivo per la sua bellezza e il suo talento, sia in negativo assimilando il film ad una “pellicola pornografica”.
La fama acquisita non le impedirà di scrivere nella sua autobiografia di come si sia sentita a disagio e quasi costretta a girare con una troupe di soli uomini in mezzo ai Carpazi, anche se il regista dichiarerà che la sceneggiatura era già presente al momento della firma del contratto.
Dopo Estasi, Hedy verrà scritturata per interpretare la principessa Sissi a teatro (1933). Ed è grazie al successo di questo spettacolo che conoscerà il “re delle munizioni”, il ricco industriale Fritz Mandl, che diventerà il suo primo marito.
La fuga di Hedy dal (primo) marito e dal nazismo
Dal matrimonio con il primo marito Hedy ottenne: case, soldi, ricevimenti di lusso (a cui si dice partecipassero anche Benito Mussolini e Adolf Hitler), ma non la libertà e la fama a cui aspirava.
Fu così che, quando nel 1934 Estasi viene presentato al festival di Venezia ed Hedy diventa una diva a tutti gli effetti, sente sempre di più il richiamo del palcoscenico. Per cui, quando nel 1936 l’associazione dei produttori austriaci vietò l’ingaggio agli ebrei, lei decise di scappare a Budapest in treno per un provino. Purtroppo la sua fuga durò poco e si concluse con il marito che la riportò forzatamente a casa.
L’anno successivo riesce definitivamente a scappare e rifugiarsi in Svizzera. Nel 1937 Mandl otterrà l’annullamento del matrimonio “per motivi razziali” e Hedy si trasferirà a Londra.
Quando Hedy è diventata Lamarr
A Londra Hedy conosce il capo della Metro Goldwyn Mayer, l’iconica casa di produzione cinematografica statunitense (quella con il leone che ruggisce, per capirci). Dopo un inizio un po’ burrascoso i due andarono d’accordo e Hedy si imbarcò per l’America. Siamo nel 1937 e un cognome tedesco non risultava particolarmente gradito al pubblico americano. Fu così che Hedy acquisì il suo nome d’arte passando da Hedwig Kiesler a Hedy Lamarr, in omaggio a Barbara La Marr (attrice del cinema muto).
In America conosce e sposa il suo secondo marito, Gene Markley, inizia la sua carriera hollywoodiana come protagonista di “Un’americana nella Casbah”. Continua a lavorare fino al 1940, quando le rivolte contro il nazismo la spingono a farsi un po’ da parte e a ritornare con la mente agli studi giovanili di ingegneria. Inoltre, divorzia da Markley.
Nonostante il parziale ritiro dalla vita pubblica, Hedy continua a girare diversi film durante la guerra, tra cui: Come Live with me (1941), Crossroads (1942), White Cargo (1942), Experiment Perillous (1944), The Strange Woman (1946).
Nel 1942 sposa il suo terzo marito John Loder, ha due figli e si separa nel ‘46. Nel 1951 sposa il suo quarto marito Teddy Stauffer, il matrimonio in questo caso dura solo un anno. Infine, nel 1953 sposa il suo quinto marito, Howard Lee, con il quale si stabilisce in Texas. Anche da lui si separa un anno dopo e nel 1963 sposa il suo sesto e ultimo marito, l’avvocato Lewis Bojes Jr.
Ed è proprio negli anni ’60 che la nostra diva inizia a decadere, in preda a crisi di nervi e problemi psichiatrici che non la rendono lucida. Viene coinvolta in molti scandali legali e processi. Nel 1965 si separa dal sesto marito.
Ma Hedy ha abbandonato quindi del tutto la sua vena scientifica in questi anni?
Hedy: più scienziata e meno attrice
Durante il suo matrimonio con “il re delle munizioni”, Hedy aveva assistito a diversi salotti e discussioni in merito a nuove tecnologie applicabili in guerra. Decise di partire proprio da un’idea carpita in quell’occasione (che non era stata però portata avanti) per concentrarsi su quella che sarà la sua invenzione più importante. Nasce così, in collaborazione con il compositore George Antheil la SCS: Secret Communication System. Il progetto ottenne il brevetto del 1942, ma non fu utilizzato dall’esercito americano perché ritenuto impraticabile.
La tecnologia si basava sul creare un sistema di comunicazione che non poteva essere intercettato. Per fare questo serviva variare rapidamente la frequenza, il messaggio da inviare veniva “spezzettato” su più frequenze e solo il trasmettitore e il ricevitore sapevano su quale stazione sintonizzarsi per ricevere il messaggio per intero. Poniamo che il nemico fosse sintonizzato sulla frequenza 100, magari su quella frequenza veniva trasmesso 1/20 del messaggio, ma era impossibile averlo tutto senza sapere l’ordine esatto della frequenza. Per ottenere il rapido cambio di frequenze utilizzavano un rullo di carta con le istruzioni (come quello di un carillon), identico nel trasmettitore e nel ricevitore, che doveva partire simultaneamente e conteneva 88 frequenze, come i tasti del pianoforte.Il sistema verrà utilizzato in diversi campi, prima a livello militare per l’individuazione di sottomarini nemici negli anni 50’, poi come sistema di comunicazione nelle navi nel blocco a Cuba del 1962. Nel 1985 venne tolto il segreto militare e la tecnologia divenne la base della telefonia come la conosciamo oggi.
La rinascita di Hedy Lamarr non più diva, ma donna indipendente
Arrivano gli anni ’80 e anche la rivalsa di Hedy. Quando nel 1985 il brevetto perde il segreto militare arrivano i primi premi e riconoscimenti. L’Inventors Club of America e l’Austria le danno i riconoscimenti per la sua invenzione.
Il 9 novembre in Germania, Austria e Svizzera viene istituita la giornata dell’inventore, in onore di Hedy poichè si tratta della sua data di compleanno.
Continuano i premi, ma Hedy è cambiata. Dopo una vita sotto i riflettori decide di concentrarsi su di sé e inizia una vita più introspettiva, dedita alla ricerca di sé stessa.
Appoggia istituti di ricerca, fondazioni e fa’ beneficenza, senza mai smettere di inventare. Infatti, progettò accessori di vario tipo: semafori, ausili per persone con disabilità e molto altro.
L’unico riconoscimento che non ha voluto accettare è porre il calco delle sue mani sulla Hollywood Boulevard. Quando le hanno chiesto il perché ha risposto: “Perché sono stata già calpestata abbastanza”.
Il 19 gennaio 2000, Hedy Lamarr ci lascia a seguito di un attacco cardiaco.