L’ape mellifera (Apis mellifera) è un insetto impollinatore fondamentale per la biodiversità e la produttività agricola globale. Oltre a garantire la riproduzione di molte specie vegetali tramite l’impollinazione, queste api contribuiscono all’equilibrio degli ecosistemi e alla sicurezza alimentare. La loro attività di impollinazione favorisce la diversità delle piante, migliora la resa delle colture e sostiene la catena alimentare che coinvolge molte altre specie animali. Tuttavia, la salute e la sopravvivenza delle colonie sono minacciate da numerosi fattori ambientali, tra cui pesticidi, perdita di habitat e cambiamenti climatici

In questo contesto, il microbiota dell’ape emerge come un elemento cruciale per la resilienza delle colonie, influenzando aspetti fondamentali come la digestione, l’immunità e la resistenza agli agenti patogeni. Questo complesso ecosistema microbico, costituito principalmente da batteri e lieviti, è stato ampiamente studiato negli ultimi anni, rivelando un intricato network di interazioni che supportano l’equilibrio dell’alveare e la produttività delle api. La letteratura scientifica, come evidenziato da Engel et al. (2012), Kwong et al. (2017) e Raymann et al. (2018), ha documentato con sempre maggiore precisione la composizione e il ruolo funzionale di questi microorganismi, sottolineando l’importanza di preservare il microbiota per garantire la resilienza delle colonie in ambienti sempre più minacciati.
Il microbiota intestinale delle api è dominato da pochi taxa batterici altamente specializzati, tra cui generi come Gilliamella sp., Snodgrassella sp. e Lactobacillus sp. Secondo Engel et al. (2012), questi batteri svolgono ruoli chiave nei processi digestivi, facilitando la degradazione dei polisaccaridi vegetali complessi e contribuendo alla produzione di metaboliti benefici. Kwong et al. (2017) hanno inoltre dimostrato che il microbiota modula la risposta immunitaria delle api, potenziando le difese contro patogeni opportunisti come Nosema sp. e Paenibacillus larvae.
Le modalità di trasmissione del microbiota includono il contatto trofallattico tra le api, il trasferimento microbico tramite la cera e il polline e l’esposizione all’ambiente dell’alveare. Questo passaggio verticale e orizzontale garantisce la stabilità del microbiota all’interno della colonia, pur consentendo una certa plasticità adattativa in risposta a variazioni ambientali o stress antropici.
Le alterazioni del microbiota sono state associate a diverse problematiche sanitarie delle api mellifere. Ad esempio, Raymann et al. (2018) hanno evidenziato come l’esposizione ai pesticidi possa ridurre la diversità microbica intestinale, compromettendo la capacità delle api di detossificare le sostanze chimiche e aumentandone la vulnerabilità alle infezioni. Allo stesso modo, cambiamenti nella dieta, come l’introduzione di fonti di nutrimento artificiali o la riduzione della biodiversità floreale, possono alterare la composizione microbica, incidendo negativamente sulla salute dell’intera colonia.
Un approccio promettente per sostenere il microbiota delle api mellifere è rappresentato dall’uso di probiotici, che potrebbero contribuire a ristabilire l’equilibrio microbico dopo eventi di stress. Studi recenti suggeriscono che ceppi selezionati di Lactobacillus sp. e Bifidobacterium sp. potrebbero migliorare la tolleranza delle api ai patogeni e potenziare le loro capacità digestive, offrendo nuove prospettive per la gestione sanitaria degli alveari.
Nonostante i progressi, molte sfide restano aperte. La complessità delle interazioni tra microbiota, api e ambiente richiede ulteriori ricerche per comprendere appieno i meccanismi alla base di questa simbiosi. Inoltre, la crescente pressione esercitata dai cambiamenti climatici e dall’agricoltura intensiva impone lo sviluppo di strategie integrate che combinino conservazione ambientale, pratiche agricole sostenibili e interventi mirati sul microbiota per proteggere la salute delle api.
In conclusione, il microbiota dell’ape mellifera si configura come un elemento essenziale per la vitalità delle colonie e l’equilibrio degli ecosistemi agricoli. La sua tutela e valorizzazione rappresentano una strada promettente per mitigare le minacce che gravano sugli impollinatori e garantire la sicurezza alimentare globale. Con un approccio interdisciplinare che unisca ricerca microbiologica, ecologia e apicoltura, sarà possibile costruire un futuro più resiliente per le api e per la biodiversità nel suo complesso.
Fonti
Engel, P., Martinson, V.G., & Moran, N.A. (2012). Functional diversity within the simple gut microbiota of the honey bee. *PNAS*.
Kwong, W.K., & Moran, N.A. (2017). Gut microbial communities of social bees. *Nature Reviews Microbiology*.
Raymann, K., Shaffer, Z., & Moran, N.A. (2018). Antibiotic exposure perturbs the gut microbiota and elevates mortality in honeybees. *PLOS Biology*.