Genesi 1:20-23

20 Poi Dio disse: «Brulichino le acque di moltitudini di esseri viventi, e volino gli uccelli sopra la terra per l’ampio firmamento del cielo». 21 Così Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, di cui brulicano le acque, ciascuno secondo la propria specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E Dio vide che questo era buono. 22 E Dio li benedisse dicendo: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite le acque dei mari, e gli uccelli si moltiplichino sulla terra». 23 Così fu sera, poi fu mattina: il quinto giorno.”
Creazione della vita animale nell’atmosfera e nella idrosfera

Il dossier

“…creò i grandi animali acquatici […] di cui brulicano le acque…”. Forse sono state queste parole che hanno innescato nella mente di Sigur Johanson la volontà di intitolare “Il quinto giorno” il dossier in cui racchiudeva tutte le anomalie a cui aveva assistito fino ad allora. Forse era la convinzione che dietro a tutto ciò vi fosse qualcuno, o qualcosa, di cui gli esseri umani non erano a conoscenza. Anche se vi era stato chi aveva provato ad insinuare il dubbio di attacchi terroristici, il dottor Johanson era convinto che quegli attacchi erano al di sopra dei motivi che spingono gli uomini gli uni contro gli altri. Sembrava seguissero una specie di piano…divino. Da qui il nome del dossier e della versione italiana del libro cult di Frank Schätzing, autore tedesco che ha acquisito notorietà nel mondo con il suo libro thriller scientifico “Il quinto giorno”.

Il quinto giorno è la versione italiana della tedesca “Der Schwarm” (Lo sciame). É un libro in cui la scienza, la fantasia e il catastrofismo si uniscono per dar vita ad un’opera che va oltre la semplice narrazione ed intendono trasmettere un messaggio, un ammonimento verso l’umanità.

La trama

La storia inizia in una Terra normale, dove ogni individuo segue il ritmo della propria città. Tre sono i luoghi che, in particolare, catturano l’interesse in questa narrazione: Canada, Norvegia e Francia.

In tutti e tre i casi si ha a che fare con sinistre anomalie.

In tutti e tre i casi non si hanno delle risposte.

In tutti e tre i casi vi è un fattore comune: il mare.

Nel Canada, il biologo marino Leon Anawak si ritrova a dover sfuggire agli attacchi delle orche e balene che aveva da sempre studiato tramite il whale whatcing. È proprio a causa di una di loro che vede scomparire negli abissi una sua collega, mentre altre orche divorano i turisti.

In Francia, tramite delle aragoste acquistate da un ristorante, in tutta la rete idrica si diffonde un’alga killer modificata, Pfisteria piscicida. Essa è in grado di uccidere anche gli esseri umani, per questo viene rinominata Pfisteria homocida.

Infine, in Norvegia, il nostro Sigur Johanson si ritrova faccia a faccia con dei vermi marini mai visti prima, che ricoprono la scarpata continentale. É ormai troppo tardi quando si scopre il pericolo che costituiscono. Infatti, è proprio a causa loro che la piattaforma continentale si frantuma e crea uno tsunami di dimensioni enormi, sconvolgendo la costa norvegese. Neanche i fiordi riescono ad avere la meglio.

Sono questi gli eventi che il dottor Johanson descrive nel dossier “Il quinto giorno” durante la sua permanenza allo Château Whistler, in Canada. Qui, lui e altri scienziati, come il dottor Anawak, sono stati convocati per cercare di trovare una soluzione e, soprattutto, una spiegazione a ciò che è in atto.

Ma cosa è in atto? Nessuno sa darsi delle spiegazioni su come eventi così diversi tra di loro siano in un qualche modo collegati. Nessuno tranne Johanson.

Conclusione

È infatti sulla scia delle sue supposizioni che ha inizio la terza parte del romanzo, Indipendence, dove scienziati e marina militare collaborano per cercare di prendere contatti con una possibile popolazione “aliena” situata sotto la superficie del mare: gli Yrr. È questo il nome che Sigur ha deciso di dare all’intelligenza che secondo lui si cela dietro a questi attacchi.

Con un ritmo sempre più incalzante, in un climax crescente, dove alleanze si sfaldano, personalità nascoste vengono smascherate e tragici eventi hanno luogo, il romanzo di Schätzing si avvicina sempre di più verso la scoperta della verità, facendo luce negli abissi…e dentro di noi.

È infatti nell’ultima parte, Contatto, che Schätzing dà voce alla riflessione che aveva solo aleggiato tra le pagine, palpabile eppure invisibile, intuibile ma non espressa. Fino ad ora. Qui l’autore si addentra nelle profondità del mare e del pensiero. Inizia un monologo interiore sulla razza umana, sui suoi peccati verso l’ambiente e sul tentativo di rivalsa di quest’ultimo. Si domanda, e fa domandare al lettore, se gli Yrr, con questo disperato tentativo, accetteranno di dare ancora un’altra possibilità all’uomo; l’ultima. Facendo sorgere spontaneamente la domanda “ce la meritiamo?” “Saremo in grado di cambiare?”

Valentina Tavolazzi

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