Giovedì 23 Marzo, alcuni studenti di Biologia Marina, passeggiando lungo la spiaggia di Mezzavalle, ad Ancona, si sono trovati davanti uno scenario inusuale. Oltre al bellissimo panorama offerto dal tratto di costa, a cogliere la loro attenzione è stata una sagoma grigia sul bagnasciuga. Avvicinandosi, si sono resi conto di avere davanti un esemplare di Mola mola, il cosiddetto Pesce Luna! L’animale era deceduto da pochissimo tempo, viste le buone condizioni generali e soprattutto degli occhi.

Pesce luna spiaggiato
Mola mola spiaggiato a Mezzavalle (foto di Filippo Fistarol)
La specie

Questa specie appartiene alla classe dei Teleostei (pesci dotati di scheletro osseo) e all’ordine dei Tetradontiformi, del quale fa parte anche il parente pesce palla. Vince il Guinness dei primati per essere il pesce osseo più pesante e grande del mondo; individui adulti possono arrivare a pesare anche più di 2 tonnellate e crescere in diametro di 4-5 metri. Guardando l’esemplare spiaggiato nella Riviera del Conero e le sue dimensioni (circa 1 metro di lunghezza), sembra si tratti di un esemplare giovane.

Si sa ancora poco sulla ecologia e sulla riproduzione dei Pesci Luna, ma date le grandi dimensioni del corpo e la produzione di una grande quantità di uova (milioni!) sembra possa vivere per decenni.

Squalo o Pesce Luna?

Comunemente chiamato Pesce Luna per la sua forma rotondeggiante ed il colore grigiastro, in inglese prende il nome di “Sunfish”, cioè Pesce Sole. Questo probabilmente perché la sua pelle viene ricoperta da numerosi parassiti, alcuni dei quali possono essere fluorescenti. Spesso vengono trovati crogiolarsi al sole vicino alla superficie e, quando le grandi pinne dorsali emergono dall’acqua, capita di scambiarli per squali. Come li possiamo distinguere? In generale, la pinna dorsale di uno squalo ha una forma pressoché triangolare mentre quella del Mola è più appuntita e allungata. Anche osservandone il movimento, è possibile distinguere il Pesce Luna da uno squalo. Infatti, quando il Sunfish nuota in superficie, spesso lo fa adagiato su un fianco mentre solleva ripetutamente la pinna dorsale dentro e fuori dall’acqua (video). Questo comportamento è chiamato “sculling” ed è piuttosto tipico di questa specie. Se invece si vede la pinna dorsale che taglia dolcemente l’acqua con un movimento in avanti, si tratta di uno squalo.

Una simpatica particolarità del Mola è la struttura dei denti, fusi quasi a formare un becco che impedisce al pesce di chiudere completamente la bocca, relativamente piccola.

Pesce Luna
Struttura della bocca del Mola mola (foto di Different Group)
Prede e predatori

Questo pesce è tipico dell’ambiente pelagico (mare aperto) ed è largamente distribuito nei mari temperati e tropicali. Alcuni recenti studi indicano una migrazione diurna verticale (dalla superficie a profondità di centinaia di metri) soprattutto nei mesi invernali. Si ritiene sia una strategia di predazione, che segue i ritmi ed i movimenti delle prede preferite. Si ciba principalmente di plancton gelatinoso, ovvero meduse e ctenofori, ma anche di molluschi (seppie e calamari), ofiure e piccole larve di pesci. Questa loro dieta gli conferisce un importante ruolo ecosistemico soprattutto considerando i frequenti bloom di meduse in Mediterraneo.

Bloom algale
Bloom algale (foto di AMP Gaiola)

A cosa sono dovuti questi bloom di gelatina? Le cause sono diverse, ma senza dubbio l’innalzamento della temperatura dell’acqua e la diminuzione dei predatori (tartarughe e, appunto, pesci luna) per conseguenze dell’azione umana sono tra le principali. Frequentemente, le cause della morte di questi animali sono di tipo meccanico: si impigliano nelle reti, sono vittime del bycatch (pesca accidentale di organismi non commerciali), vengono feriti da eliche o grossi ami da pesca, ingeriscono rifiuti di plastica come buste della spesa che, in acqua, assumono le sembianze e l’odore (per via delle microalghe e batteri che le colonializzano) proprio delle meduse. Sono prede di nuotatori senza dubbio più veloci, come squali bianchi e grandi mammiferi come, ad esempio, orche e leoni marini.

Pesce Luna predato da un leone marino
Mola mola predato da un leone marino (foto di Richard Hermann)

Purtroppo, la popolazione di Pesce Luna è in calo ed è considerata Vulnerabile nella Lista Rossa delle Specie Minacciate della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).

Il Pesce Luna in Italia!

Ebbene sì, il Mola Mola nuota anche nel “piccolo” Mar Mediterraneo!
Seppur sia più facile vederlo in mare aperto, sembrano infatti in aumento gli avvistamenti lungo le coste italiane. Nel 2014 è stato rinvenuto un esemplare ancora vivo nell’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano. Nel maggio 2021 è stato, poi, segnalato e ripreso in un video a Punta Campanella, in Campania. E ora anche ad Ancona!
La presenza del Pesce Luna nei nostri mari (e non solo) è un fattore positivo proprio per la sua importanza all’interno degli ecosistemi, anche nel nostro Adriatico, dove potrebbe rappresentare un aiuto contro le invasioni delle meduse. Ciò determina ancora di più la necessità di una maggior protezione!

Agnese Riccardi
(Dottoranda in Scienze della Vita e dell’Ambiente presso UNIVPM & EU Young Ocean Advocate presso Youth4Ocean Forum della Commissione Europea)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *